LA NON SCUOLA DELLE ALBE
ESPERIENZE DI CONDIVISIONE CREATIVA
a cura di Gerardo Guccini
In collaborazione con
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Dopo il workshop condotto nell'ambito delle programmazioni del CIMES (13-18.1.2014) e la ripresa dei suoi esiti all'Oratorio di San Filippo Neri (8.5.2015), Marco Martinelli torna ad osservare assieme agli studenti dell'Università di Bologna il radicamento e la crescita dei piccoli semi del male nella vita quotidiana d'ognuno. Aveva scritto in occasione del “primo movimento”: «Lavoreremo attorno ai territori del Male nella nostra Italia di inizio millennio. Non il Male dei grandi delitti, ma quello subdolo e terribile che invade la nostra quotidianità: droga, prostituzione, gioco d’azzardo, visti come mondi in cui il lecito e l’illecito sono paletti sempre più insensati. Una Nazione “dopata”, che continua a fingere di non esserlo. Chiederò di lavorare con me sulle tre direzioni dell’oratorio seicentesco: scrittura, corpo d’attore-narratore, musica. Per una scrittura di carne, per un corpo capace di astrazione e architettura, per una musica che sia movimento scenico. Con essenzialità di mezzi e potere ribelle e sontuoso dell’immaginazione» (Marco Martinelli).
Da questa “scrittura di carne” si è sviluppata un'intensa drammaturgia corale, che ha coniugato progetti e presenze, rendendo percepibili le catene di pensieri e intenti che animano dell'interno le azioni fisiche, le situazioni, le parole. A partire dagli schemi sedimentati da tale magma performativo, Martinelli condurrà, col “terzo movimento”, una ricerca dedicata all'individuazione di ulteriori sviluppi e possibilità di crescita (individuale, collettiva, culturale).
Il laboratorio sfocerà in un'open class e verrà integrato da alcune proiezioni e da due appuntamenti pubblici: un incontro con Marco Martinelli e Massimo Marino intorno al libro di Martinelli ed Ermanna Montanari, Primavera eretica. Scritti e interviste: 1983-2013 (Corazzano, Titivillus, 2014), e lo spettacolo La camera da ricevere di Ermanna Montanari.
Gli appuntamenti s'inquadrano nel progetto monografico che l'Arena del Sole, nello stesso periodo, dedicherà al Teatro delle Albe.
ORATORIO SUL MALE QUOTIDIANO. TERZO MOVIMENTO
Laboratorio condotto da Marco Martinelli
dove: Laboratori delle Arti/Teatro
quando:
martedì 10 novembre, ore 14-17.30
mercoledì 11 novembre, ore 15-19
giovedì 12 novembre, ore 14-17.30
sabato 14 novembre, ore 15-19;
ore 21: esito finale del laboratorio
La partecipazione al laboratorio è gratuita e riservata agli studenti dell’Università di Bologna che hanno seguito le due precedenti tappe del progetto Oratorio sul male quotidiano.
Si prevedono quattro posti per osservatori. Chi fosse interessato a seguire con tale funzione la parte conclusiva del progetto dovrà inviare entro il 25 ottobre 2015 un curriculum e una lettera motivazionale al seguente indirizzo email: labmuspe@cronopios.it. Nel caso pervengano numerose richieste, sarà nostra cura segnalare i nomitativi selezionati entro il 3 novembre 2015.
Il Laboratorio comprende proiezioni aperte al pubblico
dove: Laboratori delle Arti/Auditorium
quando: martedì 10 novembre
ore 18.30
proiezione video Eresia della felicità a Venezia
un video di Alessandro Renda e Francesco Tedde | prodotto da Ravenna Teatro-Fondazione di Venezia / Giovani a Teatro (2013) | Documentario sul progetto omonimo del Teatro delle Albe a Venezia
ore 21
proiezione video Rosvita lettura-concerto
di Ermanna Montanari | un video di Aqua-Micans Group | Luca Sossella Editore-Mediaevo (2013)
"Il film che abbiamo tra le mani ha una lunga storia: è il terzo capitolo di un corpo a corpo tra Ermanna e la canonichessa sassone del X secolo, un’avventura iniziata nel 1990. Il modo sorprendente con cui Ermanna incarnava la scrittura di Rosvita, l’intero universo psichico di Rosvita: Ermanna non interpretava, Ermanna con la sua arte saltava un intero millennio, e si gettava nello stesso fuoco. La mia regia ha servito la visione di Ermanna attrice-autrice, come un cavaliere medievale o un devoto d’amore." Marco Martinelli
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PRIMAVERA ERETICA
incontro con Marco Martinelli, Ermanna Montanari e Massimo Marino intorno alle pubblicazioni Primavera eretica. Scritti e interviste: 1983-2013 (Corazzano, Titivillus, 2014) e Farsi luogo. Varco al teatro in 101 movimenti (Cue Press, 2015).
Partecipano Marco De Marinis, Gerardo Guccini, Laura Mariani, Enrico Pitozzi, Cristina Valenti | coordina Gerardo Guccini | INGRESSO LIBERO
dove: giovedì 12 novembre ore 18.30
quando: - Laboratori delle Arti/Auditorium
Integrati da sette prefazioni di Massimo Marino, gli scritti di Primavera eretica sembrano un breviario, un diario che va avanti e indietro nel tempo, un catalogo di sogni e realizzazioni: si possono leggere d’un fiato, o per sezioni, o per interventi, o consultandoli secondo interesse, curiosità, illuminazione. In Primavera eretica e Farsi luogo. Varco al teatro in 101 movimenti si parla di dissodare, di innaffiare, di far crescere per contrastare il deserto; di vedere ciò che ancora non c’è.
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La CAMERA DA RICEVERE
Di e con Ermanna Montanari | fonica Fagio | bozzetti Cesare Fabbri | organizzazione e promozione Silvia Pagliano, Francesca Venturi | produzione Teatro delle Albe / Ravenna Teatro
dove: Laboratori delle Arti/Teatro
quando: venerdì 13 novembre ore 21
La camera da ricevere raccoglie alcune figure ritagliate dal repertorio di Ermanna Montanari: Fatima asina parlante, Belda veggente romagnola, Rosvita dalla squillante voce, Medar Ubu che squittisce le sue invettive, l’istupidimento di Alcina, le profezie di Daura, l’afasia di Arpagone e la sete di giustizia di Tonina Pantani. Vedere lo spettacolo è come osservare nell'arco di un'ora il lento crescere e dispiegarsi dell'attrice attraverso le sue figure sceniche. Il titolo del lavoro viene così spiegato da Ermanna Montanari: «Nel casolare in cui vivevo da bambina c’era una stanza al pianterreno che si teneva sempre chiusa, chiamata la cambra da rizèvar, che […] si apriva solo due volte l’anno, a Pasqua e a Natale, per accogliere i parenti tutti abbigliati nei loro goffi vestiti della domenica. La cambra da rizèvar era diventata il nascondiglio dove, senza essere vista, potevo confidare le mie avventure canterine e i miei travestimenti che da lì iniziarono a prendere forma. Un luogo buio, denso di ‘insidie’».
Marco Martinelli è fra i maggiori registi e drammaturghi del teatro italiano. Ma il ruolo che più lo descrive è quello di poeta capocomico. Le sue opere – testi e spettacoli – nascono infatti dall’interazione e dal rapporto di vicinanza con gli attori del Teatro delle Albe, ensemble fondato nel 1983 insieme a Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni, e spesso integrato, in progetti formativi di respiro internazionale, da giovani-non-attori che scoprono anch’essi la propria identità teatrale attraverso la drammaturgia di Martinelli. In lui e nel teatro delle Albe, Claudio Meldolesi ha visto «un collettivo di irriducibili individualità»; mentre l’esperienza di “meticciato teatrale” tra attori italiani e senegalesi (da anni componente stabile della compagnia) è stata definita da Franco Quadri come «l’ultima riprova che la fabbrica del teatro africano è in Europa, come già ci avevano ammonito Genet e Brook».
Laboratori delle Arti, p.tta P. P. Pasolini 5/b (già via Azzo Gardino 65/a), Bologna | tel. 051 20 92 400